Partiamo dall’inizio, con una nozione importante e sconosciuta ai più: la scuola non e’ obbligatoria in Italia. Ciò che e’ obbligatorio per legge e’ fornire un’istruzione ai propri figli.
Lo stato, attraverso il Decreto Legislativo 76 del 15 aprile 2006, comma 4 stabilisce che
“I genitori, o chi ne fa le veci, che intendano provvedere privatamente o direttamente all’istruzione dei propri figli, ai fini dell’esercizio del diritto-dovere, devono dimostrare di averne la capacità tecnica o economica e darne comunicazione anno per anno alla competente autorità, che provvede agli opportuni controlli”
Dunque l’istruzione può essere impartita anche a casa, anche direttamente dai genitori, oppure i genitori possono delegare qualcuno che istruisca i propri figli, non necessariamente all’interno delle strutture scolastiche tradizionali.
L’istruzione parentale esiste da sempre, ed e’ utilizzata da famiglie che si spostano spesso per lavoro, ragazzi che praticano sport a livello agonistico, e… e poi ci siamo noi, i genitori che si uniscono in cooperative perché sentono forte la necessita’ di un modello educativo diverso. Ci sono le scuole nel bosco, le scuole bilingue, le scuole internazionali, le scuole Montessori e le scuole Steineriane. E probabilmente molte altre di cui non sono personalmente a conoscenza.
Ma cosa vuol dire la quotidianità della scuola parentale?
E’ uno stile di vita diverso. La scuola e’ di tutti, dei bambini e delle famiglie. E’ responsabilità di tutti.
Vuol dire che nel weekend si fanno i lavoretti in giardino e piccole manutenzioni a scuola e che si fanno i turni per portare la merenda ‘collettiva’ a scuola. Vuol dire che ci si trova prima dell’inizio dell’anno per preparare le aule per il nuovo ciclo scolastico. Vuol dire che ci sono i genitori che seguono il blog, qualcuno che si occupa della pagina Facebook, che se serve rimodernare la piccola cucina si fa una riunione e che ci si trova il sabato pomeriggio per la castagnata. Insieme agli insegnanti si organizzano le giornate di scuole aperte ed i genitori stessi danno il benvenuto ai genitori interessati e intrattengono i bambini intanto che le insegnanti descrivono la scuola ed il metodo.
Si condividono investimenti e spese.
La scuola parentale e’ un po’ uno stile di vita, una scelta che va fatta da cima a fondo, per intero.
E’ una scelta impegnativa, non ci si sente responsabili solo per i propri figli ma per tutti gli studenti. La scuola e’ di tutti, per tutti. E soprattutto ci si sente parte di una grande famiglia, dove i problemi di uno vengono affrontati insieme e di comune accordo, dove trovare soluzioni per il bene di tutti e’ un’esercizio di responsabilita’ e gioia.
La nostra scuola non ci offre un servizio: siamo noi famiglie al servizio della scuola.
M.T., un genitore