La marcia

Domenica mattina di metà ottobre. Anche se è domenica, anche se siamo stanchini da sabato, la sveglia suona alle 7.30 e ci mettiamo in pista: colazione, spazzolino e dentifricio, via il pigiama e dentro la tuta e indossiamo tutti e quattro le scarpe da ginnastica. Oggi è il giorno della Marcia Brovada e Muset (piatto tipico friulano, composto da un insaccato simile al cotechino – ‘muset’ – e rape bianche dal colletto viola fermentate nella vinaccia – brovada.) di Tauriano di Spilimbergo, il paese che ospita la nostra scuola.

Abbiamo deciso di getto, ad inizio settimana. Con l’intento di partecipare più attivamente alla vita del paese, di farne parte veramente e non solo per collocazione geografica.

Ci siamo dati appuntamento nel giardino della scuola, ore 9.00, dove indossiamo le nostre bellissime magliette personalizzate e ci mettiamo in marcia: bambine e bambini, genitori, nonni e amici a quattro zampe al seguito. Qualche bambino (tra cui mio figlio, nda) non è proprio entusiasta rispetto alla prospettiva di camminare per 6 chilometri – mamma ma io mi annoio a camminare, sono stanco! – ma in un battibaleno le manine si uniscono, le risate accompagnano i nostri passi e siamo partiti.

I bambini si rincorrono lungo il folto gruppo dei ‘grandi’, sicuri ed indipendenti, al riparo nella grande famiglia che riconoscono come propria. E’ proprio bello sperimentare la fiducia dei compagni di scuola dei tuoi figli nei tuoi confronti, prendono la tua mano tesa se c’è da attraversare la strada, e tu sei certo che altre mani grandi stiano stringendo quella del tuo bambino se non è nelle tue immediate vicinanze.

E’ un po’ la metafora della nostra scuola.

Arriviamo giusto entro il tempo limite – più per la lentezza dei grandi, ovviamente – e ad attenderci un bel regalo inaspettato: il secondo premio per il gruppo più numeroso! Sorpresa, insomma, ci eravamo prefissati un obiettivo di gruppo ed è stato una bella soddisfazione riuscire a raggiungerlo. Anche per i bambini. Anche se in realtà per loro quello che conta di più è la condivisione, lo stare insieme, imparare insieme: ed è questo lo spirito che ci ha animato, che ci ha fatto saltare dal letto prima del tempo anche di domenica, che ha mosso un passo dopo l’altro nel bellissimo panorama delle campagne di casa nostra.

Hip Hip Hurrà per I Ponti!

M.T., una mamma