IPDL interviste – episodio 1 – Una mamma risponde

Con oggi inauguriamo quello che pensiamo sarà un appuntamento interessante qui sul blog de ‘I Ponti Di Leonardo’, ovvero quello dedicato alle interviste ai ‘nostri’ genitori: sono mamme e papà i cui figli frequentano la nostra scuola e che si sono messi a disposizione (e un po’ in gioco…) per rispondere alle domande della nostra inviata Marina!

Leggiamo assieme cos’hanno da dirci, vi va?

Parlaci di te (età dei figli, eventuali precedenti esperienze scolastiche, anni di frequentazione della cooperativa, zona di provenienza)

6 anni, facciamo parte de I Ponti da quattro anni, fino dalla scuola materna e dunque non abbiamo avuto altre esperienze scolastiche. Veniamo da Pordenone, con grandissima soddisfazione perché lo scenario lungo la strada offre delle panoramiche stupende in tutte le stagioni!

Come siete venuti a conoscenza della scuola e perché la scelta di una scuola parentale e montessoriana?

Ce ne hanno parlato al servizio di Neuropsichiatria Infantile di Pordenone; la nostra famiglia è un po’ vagabonda e sparsa nei continenti e dunque avevamo cominciato a pensare all’educazione parentale per garantirci la libertà di viaggiare in qualsiasi momento. Poi pero’ io personalmente ho avuto dei dubbi sulle mie competenze e attitudini come insegnante… e allo stesso tempo siamo entrati in contatto con I Ponti di Leonardo. La prima visita è stata un colpo di fulmine per genitori e bambini e la scelta è stata molto facile. Abbiamo valutato anche l’offerta Steineriana ma l’approccio Montessori è più vicino al nostro pensiero: autonomia, libertà, responsabilità ma anche e soprattutto consapevolezza e forte contatto con il lato pratico.

Qual è il concetto montessoriano che senti più tuo?

Quello delle conseguenze naturali. Io per natura (ed esperienza) non sopporto premi, punizioni, castighi e giudizi, vorrei che i miei figli imparassero a fare qualsiasi cosa perché gli piace o perché è giusto farla, non per ottenere o evitare qualcosa; e dunque a casa nostra si cerca di sottolineare quali sono le conseguenze naturali delle proprie azioni, lasciando i bambini liberi di scegliere cosa fare (ovviamente quando non si tratta di pericoli).

Usa una parola per descrivere l’esperienza di educazione montessoriana come famiglia

Consapevolezza

Se fosti un supereroe, quale sarebbe il tuo potere?

Far muovere le persone al rallentatore mentre la loro mente funziona a velocità normale, così che possano pensare veramente a quello che stanno facendo.

Qual è il lato positivo di far parte di una cooperativa per l’istruzione dei propri figli?

E’ veramente vero che si fa parte di una grande famiglia. Non ci si sente soli nel compito più importante che si possa avere: crescere la prossima generazione di umani.

E di lati negativi ce ne sono?

Non è negativo in senso lato, ma bisogna essere consci che la cooperativa richiede un certo impegno da parte di tutti per funzionare bene.

Se I Ponti fosse un colore, che colore sarebbe?

Sarebbe l’azzurro di un cielo senza nuvole.

Sabato pomeriggio, piove e siete senza macchina. Come passa il tempo la tua famiglia?

Guardiamo film. Non zapping televisivo, ma vere e proprie maratone di film: Guerre Stellari, La Storia Infinita, favole. Qualsiasi cosa stimoli la fantasia dei bambini e coinvolga al 100% anche noi genitori.

Qual è l’esperienza più importante che i bambini fanno frequentando I Ponti di Leonardo?

Aiutare i più piccoli e farsi aiutare dai più grandi.

E quella dei genitori?

Condividere la responsabilità dell’educazione dei propri figli senza demandarla o vedersi costretti ad ‘alzare le mani’ in favore di altre figure.

La tua canzone preferita?

Beautiful that way (la colonna sonora de ‘La Vita è bella’).