Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

In base a quanto previsto dall’art. 1, comma 125 della L.124 del 4 agosto 2017, si dettaglia quanto ricevuto sotto forma di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici dalle pubbliche amministrazioni e dalle società controllate da pubbliche amministrazioni.
Alla società è stato erogato nell’annualità 2021 un contributo pubblico per “Progetti delle associazioni familiari” – LR 11/2006 e D.P.Reg. 198/2011. Bando approvato con DDG n. 492 dd. 10.06.2021. dalla Azienda per l’assistenza sanitaria n.2 “Bassa Friulana-Isontina” per un importo pari a € 10.000,00.

Informazioni ex art. 1, comma 125, della legge 4 agosto 2017 n. 124

In base a quanto previsto dall’art. 1, comma 125 della L.124 del 4 agosto 2017, si dettaglia quanto ricevuto sotto forma di sovvenzioni, contributi, incarichi retribuiti e comunque vantaggi economici dalle pubbliche amministrazioni e dalle società controllate da pubbliche amministrazioni.
Alla società è stato erogato nell’annualità 2019 un contributo pubblico per BANDO PER LA SELEZIONE E IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI DELLE ASSOCIAZIONI FAMILIARI ART. 18 L.R. N.11/2006 dalla Azienda per l’assistenza sanitaria n.2 “Bassa Friulana-Isontina” per un importo pari a € 10.000,00.

Il mare di parole

“Parole, parole, parole…” cantava Mina: soltanto parole, magari anche d’amore, ma pur sempre un mare di parole. Forse troppe e non sempre accompagnate dai fatti. E’ una lamentela che spesso è sulla bocca di noi adulti, mentre i bambini difficilmente esprimono a voce il fastidio generato dal fiume di parole con cui noi grandi in genere li inondiamo.

Sia che stiamo formulando spiegazioni all’ennesimo perché, sia che si tratti di una ‘romanzina’ (già il vocabolo dice tutto… un romanzo è quel che ne esce di solito!), o di una dimostrazione pratica su come fare qualcosa, noi adulti inconsapevolmente usiamo mezza Treccani per veicolare un messaggio che richiederebbe poche parole, se non semplicemente il silenzio e pochi gesti.

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La campana di vetro

Capita che al cinema o in televisione i bambini si imbattano in scene che descrivono una ‘scuola’ secondo i normali canoni correnti. I banchi, la lavagna e la cattedra, i bambini che chiedono il permesso per andare in bagno, studenti ripresi perché non stanno fermi sulle sedie, i giudizi insindacabili sul lavoro dei ragazzi, gli scherzi agli insegnanti, le mani alzate per parlare, i dispetti nei corridoi, i gruppetti che si fronteggiano e i bambini che rimangono soli perché sono ‘diversi’ per qualsiasi motivo.

I miei figli quella scuola lì non la conoscono, anzi, mi rivolgono sguardi perplessi e mi chiedono perché quel posto lì lo chiamano ‘scuola’.

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Tutti in giardino con Maria Montessori!

C’è il sole, pioviggina, fa caldo, fa fresco, una brezza leggera solleva le foglie in autunno, la stessa brezza accarezza i germogli a primavera. Si susseguono le stagioni e ognuna dà il meglio di sé nel mostrare la vita a manine curiose, piedi veloci e occhi curiosi.

Risate di bimbi riempiono l’aria e quelli che sembrano essere solo giochi fugaci, sono in realtà le esperienze che formano le donne e gli uomini di domani.

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Finalmente ci siamo !

Abbiamo molte cose da dirti e non vediamo l’ora di farlo.

L’obiettivo di questo blog è di divulgare la nostra esperienza MONTESSORIANA, in una lingua semplice e pulita, con frasi e contenuti chiari proprio come voleva Maria MONTESSORI.

Vi racconteremo tutta la nostra storia, i progressi e i traguardi che abbiamo raggiunto, primo fra tutti la felicità dei nostri bambini.

A presto.